Come migliorare e attenuare la ritenzione idrica?

La ritenzione idrica rappresenta un disagio per molte persone ed è uno degli inestetismi più diffusi sia negli uomini che nelle donne, ma tocca prevalentemente il mondo femminile. Ma di cosa si tratta esattamente? Perché colpisce di più il sesso femminile?

Cerchiamo di fare chiarezza!

Cos’è la ritenzione idrica?

Il termine “ritenzione idrica” viene utilizzato per indicare la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo, che vanno poi ad accumularsi negli spazi interstiziali, ovvero quelli tra cellula e cellula. Il ristagno di questi liquidi è maggiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso come: addome, cosce e glutei.

Il meccanismo che porta all’accumulo di questi liquidi è molto complesso, in quanto legato a molteplici organi. La distribuzione dei liquidi nel corpo, infatti, è regolata da cuore, reni, sistema venoso nervoso e vegetativo, fegato e non solo.

Ma per quale motivo le donne sono più soggette alla ritenzione idrica?

Gli ormoni femminili giocano un ruolo decisivo: gli estrogeni, in particolare, favoriscono l’accumulo dei liquidi.

Nonostante la loro influenza, gli ormoni femminili non sono l’unica causa. Lo stile di vita è in grado di incidere tantissimo sulla ritenzione idrica. 

ritenzione idrica cause

Vediamo insieme quali sono i fattori legati alla ritenzione idrica

Queste sono le principali cause per cui la ritenzione idrica colpisce più individui rispetto ad altri:

  1. Circolazione veno-linfatica malfunzionante
  2. Alimentazione sregolata
  3. Consumo di alimenti troppo zuccherati o troppo salati
  4. Vita sedentaria
  5. Consumo eccessivo di caffè, alcool e fumo
  6. Abiti troppo stretti e/o tacchi troppo alti
  7. Farmaci (cortisone, farmaci a dosaggio ormonale, contraccettivi)
  8. Sbalzi ormonali (gravidanza, ipotiroidismo)

Come individuare la ritenzione idrica

Il sintomo più comune della ritenzione idrica è il gonfiore, soprattutto degli arti inferiori. 

Se pensate di soffrire di ritenzione idrica, provate a fare un piccolo “test”: 

Premere per 7 secondi con il pollice sulla coscia anteriore. Una volta rimosso il dito, se l’impronta rimane ben visibile, esiste la problematica del ristagno di liquidi. 

La ritenzione idrica è abbastanza semplice da riconoscere a livello visivo: 

  1. presenta gonfiori, normalmente non dolorosi e morbidi al tatto;
  2. può causare la formazione di “fossette e/o onde”;
  3. la zona cambia colore e tendere al violaceo.

Ritenzione idrica e cellulite: le differenze

Spesso e volentieri ritenzione idrica e cellulite vengono confuse tra di loro, ma la cellulite non deve essere vista come sinonimo di ritenzione, anche se esiste una stretta relazione tra le due. Infatti la cellulite è innanzitutto una patologia, che viene anche spesso abbreviata in “PEFS” che sta per “panniculopatia edematosa fibrosclerotica”. Questo termine definisce uno stato infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo (pannicolo adiposo) ed è un processo degenerativo dovuto a diversi fattori: uno di questi è proprio la ritenzione idrica.

La PEFS si presenta secondo diversi livelli di gravità e può manifestarsi sulla cute in modo differente e in base alla tipologia, può essere compatta, edematosa o molle.

Ad instaurare la cellulite partecipano, come già detto, molteplici fattori, a partire dal cattivo funzionamento del microcircolo venoso e linfatico.

Questa situazione, tende a peggiorare con un’evoluzione lenta e progressiva come un circolo vizioso: la degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo determina un maggior ristagno di liquidi, con l’aggravamento dello stato infiammatorio e peggioramento della cellulite.

La ritenzione idrica è invece un disturbo che consiste nel ristagno di liquidi nel tessuto adiposo sottocutaneo, formato da adipociti (cioè le cellule che immagazzinano lipidi).

Questo ristagno si presenta a causa di un’alterata circolazione venosa e linfatica dovute anche a cattive abitudini, che provoca gonfiori (edemi).

Se l’edema ristagna per lungo tempo (cioè non è transitorio), conduce all’ipertrofia degli adipociti e predispone ad un’infiammazione. Quando si presenta l’infiammazione si ha il passaggio da ritenzione idrica a cellulite.

Quali sono i rimedi per la ritenzione idrica? 

Sicuramente per questo inestetismo vale sempre la cara e vecchia regola del “prevenire è meglio che curare”, noi di Pr1ma possiamo aiutarti regalandoti 5 consigli su quali possono essere i rimedi naturali per prevenire e ridurre la ritenzione idrica:

  1. Seguire un’alimentazione equilibrata e poco salata
  2. Bere almeno 1lt d’acqua al giorno per aiutare tramite diuresi l’eliminazione dei liquidi in eccesso e delle scorie (Idonee anche tisane, drenanti, diuretiche)
  3. Praticare attività fisica (almeno 40 min di camminata al giorno)
  4. Fare massaggi drenanti (pressoterapia e/o linfodrenaggio manuale)
  5. Utilizzare fanghi e bendaggi con principi attivi drenanti

prodotti ritenzione idrica

Noi di Pr1ma, attraverso il lavoro sinergico con la figura dell’estetista, abbiamo ideato, studiato e perfezionato molteplici trattamenti corpo specifici per contrastare la ritenzione idrica e per aiutare la cliente a sentirsi meglio sia da un punto di vista fisico, con un miglioramento visivo dell’inestetismo e un rimodellamento del corpo, che anche da un punto di vista psicologico, aiutandola a sentirsi più bella e a notare tutti i progressi e tutte le sue particolarità che la rendono unica.

Di seguito alcuni dei principali trattamenti specifici drenanti e detossinanti di Yuwida, il nostro brand di cosmetici professionali:

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